Trascorrendo il tempo delle vacanze al mare oppure passeggiando in giro per comuni collinari che organizzano sagre di ogni genere, incontro moltissime famiglie in vacanza con i loro bimbi e gli inseparabili passeggini! Non sto parlando dell'utilizzo delle fasce versus passeggino per i bimbi piccoli, mi riferisco al numero elevato di bambini di 4 e 5 anni che vengono letteralmente scarrozzati ad ogni ora del giorno e della notte con i passeggini che li contengono anche a fatica. Questa generazione di bambini cammina poco, per le abitudini familiari all'auto? Probabilmente la nostra cultura preferisce mantenere (contenere?) le fatiche fisiche all'interno di esperienze schematizzate, come le lezioni post scuola in inverno, oppure le vacanze estive dedicate ai vari sport, senza genitori. Un bimbo che cammina al fianco dei genitori rappresenta una occasione di crescita per tutti, nella capacità di dare e recepire alcune regole, ma anche la gioia di rallentare e lasciarsi trasportare dalle emozioni infantili della scoperta delle cose che ci circondano. A presto, Paola
Di solito i più piccoli hanno anche il ciuccio in bocca, i più grandicelli il nintendo...
RispondiEliminaRitengo che sia un modo per relegare i bambini ad un ruolo non attivo non partecipativo
che non impegna non stanca, emargina.
Fabrizia
Parola d'ordine: contenimento! Attraverso passeggini, box, girelli, lettini con spondine insormontabili; con ciucci, biberon per ogni età e colmi di liquidi d'ogni genere (siamo diventati bravissimi nel tappare la bocca ai bambini). Risultato? Sempre più separatezza, poco contatto e ancor meno condivisione. I ritmi frenetici dell'adulto, la sua centralità rubano i tempi alla relazione. Trasportati come pacchi, i bambini (occidentali) attraversano luoghi ed esperienze con passività, sempre più soli. Che i grandi anziani, con cui lavoro, non abbiano ragione??!!! Il mondo sta andando alla rovescia?? Laura
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