lunedì 3 ottobre 2011
SAM 2011 - Settimana Mondiale Allattamento Materno
ore
09:13
Per questa occasione speciale abbiamo deciso di proporre una serie di articoli dedicati all'allattamento materno per ogni giorno di questa settimana tratti dal periodico della Casa Maternità "L'Uovo". Uno stimolo alla riflessione, allo scambio e alla corretta informazione, che possa sostenere le mamme nella scelta più normale per il proprio bambino.
Uovo N° 13:IL NUTRIMENTO
"Racconto di latte" di P.C., mamma
Contatto
È nato Francesco! Lo guardo e mi sgorga l’amore dagli occhi. Rimango stupita nel vedere quel piccolo essere girare la testa, protendere le labbra e cercare, guidato dall’istinto. Trovato il mio seno, in un attimo siamo nuovamente collegati nei corpi. Il dolore che sento, svanisce. Si è già addormentato. Anch’io mi addormento e nel sonno riemerge l’atavica voce che da quel momento, pian piano, imparo ad ascoltare.
Chi dice che non c’è latte?
In ospedale, le poppate ad orario stabilito si rivelano un dramma. Francesco è stravolto,quando me lo portano. Paonazzo,graffiato e stanco. Non ha la forza di attaccarsi al seno, si addormenta finalmente in braccio alla mamma. Insistono per dargli la giunta. Insisto per averlo in camera con me. Ma non c è nulla da fare.Passa la giornata, finché...-SIGNORA! LEI NON HA LATTE! DOBBIAMO DARE LA GIUNTA AL BAMBINO, È ITTERICO! – In tre, irrompono nella camera, mentre tento di allattare. In tre, sventolando i loro camici bianchi, la loro scienza, e le loro responsabilità. Ascolto la voce che ho dentro, li guardo e stringo il bambino, proteggendolo dalla loro ottusità. Parlo con Nadia al telefono, e la forza mi cresce! Una BELLA firma che libera i medici, e sopratutto la mamma e il bambino, dagli assurdi "svizzeri" orari. A casa,è un'altra vita. Francesco mangia in continuazione e io sorrido, pensando... - Signora,lei non ha latte! - Lo espongo alla luce del sole e l’ittero (tenuto quotidianamente sotto controllo medico) scende. Così inizia la storia di un bimbo, sua madre e tanto latte!
Grigia sarà lei!
Il tentativo di svezzare Francesco (e me) al compimento dei sei mesi canonici, dà risultati assolutamente negativi. Passo oltre, continuando con il nostro ritmo di poppate ogni tre,quattro ore. Non ascolto la pediatra di base -...perché vedi ,Patrizia,il latte materno,dopo i sei mesi, perde valore nutritivo...- Esco dall’ambulatorio con quantità industriali di prodotti per lo svezzamento in omaggio e Francesco in braccio, sempre più cicciottello, sereno e ciucciatore di latte! Quanta fretta di rendere "autonomi" i bambini, contribuendo all’arricchimento di case farmaceutiche pronte a nutrire i nostri figli! Ma tengo duro, ascoltando il vissuto di altre mamme incontrate alla Leche Ligue. Passa il tempo,al bambino compaiono delle macchioline sulla pelle, si gratta fino a screpolarsi. La pediatra di base mi consiglia di fare test per le allergie. Cambio pediatra. Facendo slalom tra creme
al cortisone ed altro, arrivo da una "famosa" pediatra, che dopo aver osservato in silenzio il bambino, dal suo sgabello ergonomico sentenzia che nota in lui un colorito grigiastro e che se non smetto di allattare è pronta a mettermi con le spalle al muro! Esco dal suo bellissimo studio piuttosto shockata, e scruto Francesco, cercando di scorgere sfumature grigie nel suo incarnato! Compro il latte di capra e per qualche ora mi sembra di dover seguire la decisione di questa signora, così sicura di sé. Al mattino,con il latte di capra a colazione,quasi vomito! Ritorno alla mucca e il destino mi porta da un medico antroposofo che, analizzando quel che io mangio, intuisce che Francesco è un bimbo sano al quale danno fastidio gli anticrittogamici contenuti nei legumi mangiati da me. Passo a prodotti biodinamici, e il problema scompare. Il tempo passa, e al compimento del primo anno di vita Francesco sostituisce le poppate della mattina con pastasciutta, minestroni ecc. Mangia di tutto con la gioia di gustare nuovi sapori
Tutta colpa del dentista
A due anni e mezzo dalla nascita di mio figlio, sento che è giunto il momento del distacco. Devo curarmi una carie,e questa è stata la scusa per smettere di allattare. Bhè, si, avevo bisogno di un pretesto, e l’ho trovato nell’anestesia. Raccontai a Francesco di questa medicina che dovevo prendere, gli dissi che attraverso il latte sarebbe arrivata a lui che, non avendo mal di denti, non ne aveva assolutamente bisogno, anzi, avrebbe potuto fargli male. Era quindi il caso di non bere più latte da me,ma dissetarsi con una squisita tisana. Gli trasmisi la mia sicurezza e lui accettò.-Posso almeno toccarlo il latte?-Si addormentò con la manina sul seno e cinque lacrime (io ne versai un po’ di più)...
Francesco ha continuato ad apprezzare il cibo,ad addormentarsi con fiaba e ninnananna e a vivere con fiducia il mondo e tutti i suoi abitanti!!!
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